12/04/2024

Secondo il più recente rapporto pubblicato dalla Commissione europea, la bilancia commerciale agroalimentare dell'Unione europea ha raggiunto un livello record nel 2023.

Dopo una solida performance nel 2022, le esportazioni dell'UE hanno totalizzato 228,6 miliardi di euro, mentre le importazioni hanno raggiunto i 158,6 miliardi di euro nello stesso periodo. Ciò ha portato a un’eccedenza totale di 70,1 miliardi di euro, rappresentando un aumento del 22% rispetto all'anno precedente. Questo notevole saldo positivo è stato principalmente attribuito al mantenimento di prezzi elevati per i prodotti di esportazione dell'UE e al calo dei prezzi mondiali dei prodotti importati.

Le principali esportazioni dell'UE includono preparati di cereali, prodotti lattiero-caseari e vino, mentre le importazioni mostrano un deficit commerciale in categorie come semi oleosi e colture proteiche, frutta e noci, caffè e tè, cacao e spezie. Di fatto, il livello di esportazioni complessivo si è attestato pressoché sul medesimo livello di quantitativi registrati nel 2022, anzi hanno registrato una diminuzione rispetto alla media degli anni antecedenti (eccezion fatta per il 2020). Ciononostante, l’andamento dei prezzi dei prodotti agroalimentari tipicamente esportati dall’Unione europea ha tenuto di più rispetto a quelli che l’UE è solita importare dai Paesi terzi. L'UE ha continuato a mantenere una posizione di leadership nel commercio agroalimentare mondiale grazie alla sua rinomata qualità, competitività e diversificazione.

Le esportazioni sono principalmente dirette verso il Regno Unito, gli Stati Uniti e la Cina, mentre le principali fonti di importazione includono il Brasile, il Regno Unito e l'Ucraina, quest’ultima in calo rispetto al 2022. Nonostante le sfide, l'UE ha mantenuto un livello significativo di diversificazione commerciale con un gran numero di Paesi partner.

Le esportazioni hanno mostrato un notevole aumento nel settore delle preparazioni di cereali, dei prodotti lattierocaseari e dei prodotti a base di vino, mentre le importazioni sono diminuite del 7% principalmente a causa dell'andamento dei prezzi dei prodotti importati. In sintesi, il risultato degli scambi commerciali agroalimentari europei del 2023 è sicuramente un traguardo importante, ma segnato anzitutto dall’incidenza di fenomeni esogeni sulle importazioni agricole verso l’UE piuttosto che da una maggiore presenza dell’Unione su nuovi mercati esteri.