20/04/2024
In occasione di una recente audizione alla Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, in merito allo stato di attuazione della Pac 2023 -2027 e sui negoziati relativi alle eventuali modifiche che saranno proposte in sede europea, il direttore delle Politiche di sviluppo economico delle filiere agroalimentari di Confagricoltura, Vincenzo Lenucci, ha sottolineato come Confagricoltura sia stata critica nei confronti dell’attuale Pac fin dalla sua prima redazione e come questa riforma sia stata impostata introducendo più vincoli e oneri per gli imprenditori agricoli, impostazione che Confagricoltura ha criticato da subito. Lenucci ha sottolineato che la Pac ha introdotto maggiori oneri da un lato e meno risorse dall’altro, rispetto al periodo di programmazione precedente: un’equazione che non tutela la competitività delle imprese, piuttosto la penalizza. Occorre orientare nuovamente la politica agricola comune verso obiettivi più ambiziosi e competitivi, per un reale rafforzamento del settore primario.
Il 26 febbraio scorso Confagricoltura ha presentato a Bruxelles un Manifesto contenente dieci proposte per una revisione della PAC, alcune delle quali sono già state accolte. È indubbio che siano stati fatti dei passi avanti rispetto ad allora, ma non sono ancora sufficienti. Per Confagricoltura è opportuno che la Commissione europea approvi tempestivamente il regolamento in materia di semplificazione, con valenza retroattiva, in modo da attuare le nuove disposizioni a partire dal primo gennaio scorso. E’ anche importante che il regolamento venga recepito in tempi rapidi a livello nazionale e che a riguardo venga fatta un’adeguata campagna d’informazione. Lenucci ha inoltre ricordato come vadano altresì previste delle modifiche migliorative ai cosiddetti ecoschemi e alle misure di condizionalità rafforzata, ma anche per lo sviluppo rurale e le misure settoriali, come quelle per le OCM (Organizzazioni comuni del mercato) del vino, dell'olio e dell'ortofrutta. Perché oltre alla sostenibilità ambientale, è fondamentale tutelare anche quella economica, nonché la produttività delle aziende.