15/11/2024
Si è svolta a Baku la ventinovesima Conference of Parties, la riunione annuale dei Paesi (11-22 novembre) che hanno ratificato la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC). La COP29 era dedicata soprattutto alla finanza climatica al fine di decidere il contributo monetario che i Paesi più industrializzati dovranno mettere a disposizione a quelli in via di sviluppo per la lotta al cambiamento climatico; obiettivo definito attraverso la sigla NCQG (New Collective Quantified Goal on Climate Finance) che costituirà il proseguo di quanto introdotto alla COP15 di Copenaghen, con un contributo annuale di 100 miliardi di dollari all’anno, da stanziare entro il 2020. Contributo che si ipotizza di portare a mille miliardi di dollari all’anno.
Altro tema importante è stato l’attuazione dell’articolo 6 dell’Accordo di Parigi, relativo ai mercati internazionali del carbonio al fine di creare meccanismi efficaci di scambio del carbonio e mobilitare maggiori investimenti per la mitigazione del clima. La sfida è quella di superare le attuali divergenze tecniche e politiche sulla definizione di“carbon removal”.
La COP29 prevedeva anche una revisione degli impegni dei Paesi per incrementare i contributi determinati a livello nazionale (Nationally Determined Contributions, NDC) per allinearli all’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 °C. L’adattamento è stato un altro tema chiave della Conferenza, per rafforzare le specifiche strategie nei Paesi in via di sviluppo