27/09/2024
Nelle ultime settimane, Confagricoltura ha contribuito alla formulazione del documento di posizione in merito alla revisione dell'Accordo di Associazione tra UE e Ucraina, che entrerà in vigore il prossimo luglio 2025 al termine della scadenza delle recenti misure tariffarie introdotte. In vista dell’allargamento dell’UE, Confagricoltura e il Copa-Cogeca hanno evidenziato alle istituzioni europee come le liberalizzazioni commerciali introdotte temporaneamente nel 2022 e prorogate nel 2023-2024 abbiano avuto un impatto negativo sui produttori agricoli europei, con particolari problemi nei settori di cereali, semi oleosi, pollame e zucchero. In tal senso, è stato elaborato un documento di posizione per esprimere le istanze delle imprese agricole europee in vista della futura revisione dell’Accordo di associazione tra Unione europea e Ucraina, che regolerà i prossimi rapporti commerciali tra le parti prima dell’ingresso di quest’ultima nel mercato unico.
Di seguito una breve sintesi del documento:
Interessi offensivi (settori su cui si vuole espandere l'export): Prodotti lattiero-caseari (latte, siero, burro, formaggi, concentrati proteici); ortofrutta (pomodori freschi, cipolle, peperoni, angurie, pesche, ecc.); bevande alcoliche, olio d'oliva, vino, prodotti di patate congelati, carne ovina, pollame e derivati Interessi difensivi: zucchero, carne di pollame, uova e derivati; grano, orzo, avena, mais, semi di girasole e derivati, miele, lamponi, funghi; pomodori per trasformazione, patate, amidi, latticini, mele, pere, aglio, noci.
Il Copa-Cogeca riconosce la necessità di sostenere gli agricoltori ucraini, ma considera insostenibile l'attuale afflusso di prodotti agricoli ucraini in Europa. Pertanto, propone: un ritorno all'accordo del 2014 con una revisione che rispetti i limiti delle esportazioni con contingenti tariffari il più vicino ; un monitoraggio settimanale delle importazioni e l'impegno dell'Ucraina a rispettare le norme UE per produzione e trasporto; il condizionamento di qualsiasi ulteriore liberalizzazione al rispetto delle normative europee (l'Ucraina deve dimostrare l'implementazione di tali standard attraverso controlli regolari e rapporti annuali). Come da posizione sostenuta da Confagricoltura, il Copa-Cogeca è aperta al dialogo sull'adesione dell'Ucraina all'UE, ma questa deve essere gestita in modo da minimizzare l'impatto sugli agricoltori dell'UE, con un adeguato periodo di transizione per consentire l'adattamento del mercato e della produzione.