08/06/2024
La coalizione “Italia libera da Ogm”, costituita da oltre 40 organizzazioni ambientaliste, dei consumatori e del settore biologico, della quale fanno parte anche Federbio e Slow Food, ha inviato a tutti i candidati alle prossime elezioni europee un appello affinché venga assunto l’impegno di contrastare le Tea (tecniche di evoluzione assistita). Più o meno contemporaneamente il Coordinamento Europeo Via Campesina ha aspramente criticato l’autorizzazione rilasciata dal Ministero dell’Ambiente alla sperimentazione in campo di piante di riso selezionate con le Tecniche di evoluzione assistita, modificate geneticamente per resistere al brusone (vedi newsletter n. 14 del 5 aprile scorso). Il Coordinamento lamenta che l’Italia non è più un paese Ogm free ed annuncia che si batterà “affinché l'Italia rimanga un paese libero da Ogm/Tea, per il diritto degli agricoltori e delle persone a produrre e consumare senza Ogm e per la sovranità alimentare”. Nonostante i tanti convegni (uno dei quali organizzato da Confagricoltura Rovigo l'anno scorso nel corso dei Food&Science Festival di Confagricoltura) e le tante dichiarazioni di esperti e scienziati, che hanno dimostrato non solo che le Tea non possono essere equiparate agli Ogm (perché il miglioramento genetico viene ottenuto senza trasferimento di Dna tra organismi di specie diverse), ma che alla luce dei cambiamenti climatici e delle politiche agricole messe in campo dalla Ue (che prevedono la progressiva drastica riduzione degli agrofarmaci), il futuro del settore primario è ancorato al miglioramento genetico delle nostre piante, continua questo sconsiderato attacco alla ricerca ed alla scienza, originato (ormai è chiaro a tutti) da interessi economici di alcune potenti lobby.