22/11/2024

In occasione della Giornata Nazionale degli Alberi del 21 novembre, Confagricoltura ricorda il ruolo fondamentale che boschi e verde urbano svolgono sia per l’economia, sia per la salvaguardia dell’ambiente. Un ruolo ribadito recentemente anche alla Fiera Ecomondo di Rimini. 

Attualmente il patrimonio boschivo italiano comprende 11,9 milioni di ettari. Un’enorme risorsa che ha bisogno di una gestione efficiente e sostenibile per assicurare la cura e la manutenzione del soprassuolo forestale, importante anche per la prevenzione da fenomeni come il dissesto idrogeologico e gli incendi.

Un lavoro svolto in prima battuta dagli agricoltori e dai proprietari forestali, che può essere sostenuto concretamente dall’attuazione della Strategia Forestale Nazionale per rendere le attività selvicolturali sostenibili anche dal punto di vista economico.

Tra sostenibilità economica e ambientale si muove anche l’attività di carbon farming. Rappresentando il 40% del territorio europeo, le aree boschive hanno una grande efficacia nel trattenere carbonio nel suolo, e quindi decisive per il raggiungimento della neutralità climatica che la UE vuole raggiungere entro il 2050.

Il settore agroforestale ha bisogno anche di piani di formazione mirati, per dare ai propri professionisti gli strumenti di conoscenza necessari alla pianificazione delle produzioni silvicole anche in base alla domanda di biomateriale che arriva da industrie come l’edilizia, il tessile e l’energetica. A questo scopo uno strumento utile sono gli accordi di foresta quali atti volontari di governance locale.

La strutturazione del settore agroforestale passa anche dal Parlamento UE, che ha recentemente rinviato di un anno l’applicazione del regolamento sulla deforestazione prevista per fine 2024. La sospensione ha inoltre stabilito che le aree non a rischio di deforestazione saranno esentate dagli obblighi del nuovo regolamento.

Il rinvio va incontro alla richiesta da parte di aziende e governi per avere più tempo per prepararsi al nuovo obbligo di garantire che i prodotti legnosi sul mercato UE o esportati non siano causa di deforestazione e che rispettino la legislazione del Paese di origine.

Confagricoltura auspica che questo anno di proroga venga usato anche per definire un sistema di tracciabilità dei prodotti semplice, che non gravi sugli operatori con eccessiva burocrazia.