19/12/2020
“Si vuole un’Europa meno produttiva, con diminuzione delle superfici in coltivazione e limitazioni nell’uso di fitofarmaci, senza aprire alle biotecnologie. Noi chiediamo invece di avere più innovazione e tecnologie per produrre cibo più sano per tutti, garantendo nel contempo la sopravvivenza delle nostre aziende e il ricambio generazionale”.
Questo, in sintesi, il messaggio lanciato ieri dai Giovani di Confagricoltura Veneto (Anga, Associazione nazionale giovani agricoltori) nel confronto in webinar con il sottosegretario all’Agricoltura Giuseppe L’Abbate, che ha visto presenti tutti i rappresentanti delle province regionali nel riferire criticità e necessità delle giovani generazioni di agricoltori. L’incontro è stato aperto dal presidente di Confagricoltura Veneto, Lodovico Giustiniani, che ha ricordato come i giovani abbisognino d’essere messi nelle condizioni di utilizzare al meglio quanto la ricerca e la tecnologia offre: “I nostri sono giovani spesso già impegnati in azienda, con ruoli di responsabilità, coscienti dell’indispensabilità dell’innovazione aziendale, di collegamenti internet veloci, della digitalizzazione, dell’utilizzo delle nuove tecnologie. Giovani preparati che sono una risorsa non solo per il mondo agricolo, ma anche per il Paese”. Il saluto di Confagricoltura nazionale è stato portato dal vicepresidente Giordano Emo Capodilista: “Da sempre la nostra organizzazione cerca di valorizzare i giovani cogliendone lo spirito innovativo. Su di loro bisogna investire per il futuro della nostra agricoltura, come con l’agricoltura 4.0”.