05/12/2020
Difficoltà per l’export di foraggi di qualità ed in particolare dell’erba medica disidratata, per gli squilibri tra domanda ed offerta ma, soprattutto, per le difficoltà oggettive nella logistica. La ridotta movimentazione delle merci - derivante dal lockdown a seguito della pandemia per il Covid-19 – ha comportato dei limiti alla dislocazione dei container nei principali porti italiani e ad un aumento dei costi di noleggio, che sfavorisce gli esportatori di medica rispetto ad altri concorrenti europei come la Spagna. Lo ha sottolineato Confagricoltura, che ha portato i problemi della filiera nazionale della produzione di foraggi all’attenzione dei ministeri di Affari Esteri, Politiche agricole, Salute e Infrastrutture.
C’è poi la necessità – ha osservato Confagricoltura – di stimolare il consumo sul mercato interno, da parte degli allevamenti, di foraggi di qualità con indubbi benefici sulla salute e sulla produttività degli animali.
Per salvaguardare e rilanciare questa importante realtà, l’organizzazione degli imprenditori agricoli ha chiesto: interventi e agevolazioni per far fronte ai maggiori costi che le aziende produttrici sono costrette ad affrontare per la logistica; inserimento della foraggicoltura tra le produzioni ammissibili al Fondo per la competitività delle filiere (oggi riservato solo a mais, soia ed altre leguminose); premialità per gli allevatori che si orientano all’utilizzo dei foraggi di qualità e dell’erba medica.
Confagricoltura ha proposto anche un’azione promozionale verso i Paesi più ricettivi dove si rischia di perdere importanti quote di mercato a favore dei competitor. In quest’ottica la direzione generale per la Promozione del sistema Paese della Farnesina – rispondendo alle sollecitazioni - ha dichiarato la disponibilità a valutare (nell’ambito del nuovo strumento ’Patto per l’export’) progetti promozionali a sostegno degli operatori del settore. Un supporto all’export potrà venire anche dalla nuova figura, negli organici delle Ambasciate, degli esperti del settore agricolo ed agroalimentare che lavoreranno proprio per promuovere e tutelare i nostri prodotti all’estero.
Il settore dei foraggi disidratati negli ultimi anni – ha ricordato Confagricoltura - ha accresciuto notevolmente la sua quota di esportazioni, tanto da superare le 400 mila tonnellate nel 2019 con un valore di 100 milioni di dollari. Oltre la metà della produzione è stata esportata prevalentemente su mercati extra-UE, in quelli già consolidati (come Emirati, Arabia, Giappone) ed in nuovi (come Cina, Vietnam, Iran) grazie ai nuovi accordi commerciali definiti.