25/11/2022

E’ necessario che l’Europa rimuova il vincolo relativo all'autoconsumo che ha condizionato il primo bando PNRR sul Parco Agrisolare, contrarietà assoluta al Nutriscore e nuove norme per contrastare la proliferazione della fauna selvatica sono alcuni dei temi toccati nel corso del Question time alla Camera di mercoledì scorso da parte del ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida.

«Sulle agroenergie e sui fondi del Pnrr - ha spiegato il ministro - è necessario un maggior coordinamento con il ministero della Transizione ecologica per fare in modo che le risorse previste per la produzione di energia rinnovabile siano al servizio dell'agricoltura e del rafforzamento delle imprese agricole. Occorre poi intervenire sull'accesso al credito coinvolgendo Ismea e Mediocredito Centrale. In questo modo si potrà arrivare a quote di adesione al bando superiori a quelle registrate finora. E infine c'è un problema di Governance, di competenze ripartite tra diversi dicasteri. Occorre una più stretta collaborazione e in quest'ottica il Comitato Tecnico Consultivo può fare da cabina di regia e aiutare a definire un strategia più puntuale».

Im Ministro Lollobrigida intende inoltre mantenere una posizione assolutamente contraria al Nutriscore, il sistema di etichettatura a semaforo basato sul valore nutrizionale degli alimenti. Contrarietà ha anche espresso rispetto al cibo sintetico.. «IlGoverno - ha aggiunto il ministro - è fortemente contrario alla prospettiva del cibo sintetico e della carne prodotta in laboratorio e la contrasteremo in ogni modo. E siamo contrari per vari ordini di motivi. Perché una tale prospettiva rischia di mettere in crisi il nostro modello agroalimentare fatto di imprese che operano sui territori e a presidio dei territori stessi. Perché si tratta di prodotti il cui processo implica un aumento delle emissioni dannose per l'ambiente e quindi c'è anche un problema della loro sostenibilità. E siamo contrari per un tema sanitario perché non ci sono ancora studi consolidati che chiariscano se questi prodotti dal pollo alla carne sintetica siano o meno dannosi per la salute».

Infine il Ministro ha affrontato la problematica della proliferazione della fauna selvatica. «L'eccessiva proliferazione dei cinghiali sul nostro territorio - ha concluso il ministro - rappresenta una vera e propria emergenza sanitaria che provoca danni alle imprese agricole, minaccia l'incolumità pubblica e mette a rischio il benessere delle altre specie animali. Bisogna innanzitutto intervenire per modificare l'articolo 19 della legge 157/92 nel senso di introdurre una semplificazione dei piani di abbattimento predisposti dalle regioni in modo da velocizzarne il funzionamento”