21/01/2023

Stando alle dichiarazioni rilasciate dal Commissario europeo all’agricoltura Wojciechowski al Parlamento Ue in occasione del “question time” sull’inflazione, l’aumento dei prezzi dei generi alimentari è la conseguenza dell'aggressione russa in Ucraina, che ha provocato anche l'aumento dei prezzi dell'energia; non vi sarebbero pertanto segnali significativi che indichino che la speculazione ha un impatto sui prezzi alimentari. Il commissario ha indicato nei fertilizzanti il principale responsabile degli aumenti dei costi di produzione nel settore agricolo, insieme ai costi dell'energia. Wojciechowski ha ammesso che la Pac e l’intero bilancio Ue (adottato nel luglio 2020) non erano preparati ad una tale situazione, in quanto all’epoca non si poteva immaginare una serie di crisi così rilevanti (effetti della pandemia, guerra in Ucraina, enorme inflazione). L'aumento dei costi di produzione nel settore agroalimentare non è stato totalmente compensato dall'aumento dei prezzi ricevuti dagli agricoltori; in questo difficile contesto, le modifiche apportate alla nuova Pac in termini di risorse, potrebbero renderla meno efficace e costituire un incentivo minore per gli agricoltori. Per quanto riguarda l'eliminazione o la riduzione dell'iva su frutta e verdura in tutta la Ue, il commissario ha dichiarato che questo potrebbe essere uno degli strumenti che potrebbero essere utilizzati per aumentare l'accesso agli alimenti, e per questo riterrebbe opportune misure di questo tipo. Ha infine ricordato che la Commissione europea sta preparando un documento sullo sviluppo delle colture proteiche, importanti per garantire una maggiore autonomia all’agricoltura europea.

L’onda inflazionistica colpisce l’ortofrutta
Durante l’ultima riunione della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo il commissario Janusz Wojciechowski si è detto consapevole delle sfide del settore agricolo europeo, ed ha aggiunto che sono in corso di valutazione possibilità per affrontare gli effetti dell’inflazione del settore con misure di emergenza e l’attivazione della riserva di crisi per sostenere gli agricoltori più colpiti con cofinanziamenti nazionali. Poiché l’attuale inflazione può incidere sui costi di produzione agricoli ed avere un impatto sugli imprenditori, il commissario europeo ha suggerito, per rispondere a questo problema, di incominciare a considerare l’ipotesi di un adeguamento dei sussidi della PAC all’inflazione.
Confagricoltura sottolinea che uno dei settori che è risultato essere tra quelli più colpiti dalla morsa inflazionistica è quello dell’ortofrutta. Ciò ha comportato l’aggravamento di una crisi che ha attraversato il comparto ortofrutticolo made in Italy lo scorso anno, dove la competitività del settore rispetto ai contendenti europei ha visto un crescente sbilanciamento in favore dell’import dei prodotti ortofrutticoli rispetto a quelli esportati, mostrando un evidente tracollo rispetto alla cifra record raggiunta nella prima parte del 2021. Non da ultimo, dunque, l’erosione del potere d’acquisto dei consumatori si è ritorta contro il settore ortofrutticolo, penalizzandolo ulteriormente. Su questo punto la Giunta di Confagricoltura sta elaborando una serie di proposte da presentare al Governo nel corso delle prossime settimane, al fine di riuscire nell’intento di salvaguardare il comparto e compensarne i costi di produzione.