27/10/2019

In riferimento alle notizie comparse sulla stampa riguardanti la sentenza del Consiglio di Stato che ha fatto proprie le motivazioni della Corte di Giustizia, risulterebbe che lo Stato Italiano abbia a suo tempo promulgato una Legge che non ha tenuto conto solamente dell’unico criterio dettato dalla UE per redistribuire quote aggiuntive tra gli allevatori, ma abbia aggiunto altri criteri.
Questo comporta la bocciatura del metodo di compensazione scelto dall’Italia nel riassegnare le quote non ripartite.
Significa che dovrà essere effettuata una “rideterminazione” e quindi un “ricalcolo” dell’entità delle inadempienze.
I titoli comparsi sulla stampa del tenore “Multe cancellate” sono impropri; per certi versi potrebbe accadere addirittura che, a seguito della rideterminazione, qualcuno si trovi a dover pagare di più.