29/05/2020
Dal prossimo 1° luglio la soglia a partire dalla quale è vietato trasferire denaro contante si abbasserà dagli attuali 3mila euro a 2mila euro. Dal 1° gennaio 2022 il limite scenderà ancora, attestandosi a mille euro. Il nuovo limite venne stabilito dal decreto n. 124/2019 collegato alla Legge di Bilancio nell’ambito delle misure contro l’evasione fiscale. Originariamente il limite per i pagamenti in contanti in Italia era fissato a 999,99 euro, come stabilito dalla direttiva del 13 agosto 2011. Tale limite era valido per i contanti, per gli assegni sprovvisti della clausola di non trasferibilità, i libretti di deposito al portatore e di titoli al portatore. Con il governo Renzi il limite venne successivamente innalzato fino a portarlo agli attuali 3mila euro, ad eccezione dei money transfer e dei suddetti assegni per i quali la soglia è sempre rimasta a 999,99 euro. In conclusione, dal 1° luglio fino a 1.999 euro sarà possibile effettuare pagamenti in contanti, mentre da 2.000 euro in su sarà necessario l’utilizzo di strumenti tracciabili (bonifico bancario, carta di credito, ecc.). Sanzioni pecuniarie elevatissime per chi dovesse contravvenire alla nuova norma (da 3 a 50mila euro, a seconda della quantità di denaro trasferito), che graverà su entrambe le parti della transazione finanziaria.