22/11/2024
Negli ultimi anni, per effetto dell’esenzione Irpef sui redditi dei terreni, era frequente che coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali non potessero usufruire delle detrazioni per interventi di recupero del patrimonio edilizio, in quanto l’imposta Irpef netta era già pari a zero.
A partire dal 2024 è invece previsto che i redditi dominicale e agrario continuano a essere esenti solo fino a € 10.000, sono imponibili al 50% da € 10.000 a € 15.000 e sono interamente imponibili oltre € 15.000. È pertanto probabile che nei prossimi anni anche coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali avranno convenienza a detrarre le spese sostenute per interventi edilizi. Va tuttavia tenuto presente che nel Disegno della Legge di Bilancio per il 2025 sono previste sostanziali modifiche a dette detrazioni.
Per gli interventi di manutenzione ordinaria delle parti comuni condominiali, manutenzione straordinaria, restauro, risanamento, ristrutturazione, acquisto o costruzione di box / posti auto pertinenziali, eliminazione barriere architettoniche, considerando il limite massimo di spesa agevolabile di € 96.000, nel 2025 la detrazione è riconosciuta nella misura del 50% per le spese sostenute dal titolare del diritto di proprietà sull’abitazione principale e del 36% negli altri casi; nel 2026 e 2027 passa rispettivamente al 36% e al 30%. La detrazione per gli interventi di risparmio / riqualificazione energetica beneficeranno di una detrazione dall’Irpef calcolata nelle stesse misure.
Con riferimento all’acquisto di mobili / grandi elettrodomestici destinati ad immobili oggetto di interventi di recupero edilizio, la bozza della Legge Finanziaria 2025 riconosce la detrazione del 50% anche per le spese sostenute nel 2025, nel limite massimo di spesa di € 5.000, a condizione che dall’1.1.2024 siano stati iniziati interventi di recupero edilizio per i quali si fruisce della relativa detrazione.
Invece, per le spese relative agli interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione, realizzazione di pozzi / coperture a verde (“bonus verde”), nel Disegno di Legge della Finanziaria 2025 non è più prevista la relativa detrazione.