17/05/2024
Il decreto Coesione (Dl 60/2024) riformula gli incentivi sulle assunzioni. Nella sostanza si tratta di riedizioni rivisitate di agevolazioni già sperimentate.
Sono tre le nuove agevolazioni riportate nel decreto: una rivolta all’assunzione a tempo indeterminato di giovani con età interiore a 35 che non abbiano mai avuto in precedenza rapporti di lavoro stabili; un'altra destinata alle donne “svantaggiate”; infine, la terza a sostegno delle piccole realtà della zona economica speciale unica per il Mezzogiorno (ZES).
Il bonus giovani consiste nell’esonero contributivo per 24 mesi, con tetto di 500 euro mensili, ai datori di lavoro che dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025 assumono a tempo indeterminato o stabilizzano giovani fino a 35 anni che non sono mai stati impiegati a tempo indeterminato.
Il bonus donne consiste nell’esonero contributivo per 24 mesi, con tetto di 650 euro mensili, ai datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025 donne senza un impiego regolarmente retribuito da due anni o donne senza impiego regolarmente retribuito dal almeno 6 mesi se residenti al Sud e nelle isole. Le assunzioni devono comportare un incremento occupazionale.
Tali benefici si aggiungono ad interventi simili, previsti da precedenti misure in via di esaurimento: l’esonero del 50% per l’assunzione a tempo indeterminato di soggetti under 30 che non abbiano mai avuto precedenti rapporti di lavoro a tempo indeterminato; l’esonero al 50% per le donne svantaggiate.
Il bonus Sud consiste in un bonus con tetto di 650 euro mensili per 24 mesi ai datori di lavoro che occupano fino a 10 dipendenti e assumono a tempo indeterminato dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025 lavoratori con oltre 35 anni disoccupati da almeno 24 mesi.
I bonus non sono cumulabili con altri esoneri o riduzioni delle aliquote già vigenti, possono però convivere con la cosiddetta super-deduzione Ires (Dlgs 216/2023).
Oltre alle agevolazioni menzionate continuano a esistere quelle per chi assume i percettori di Naspi, i destinatari dell’assegno di inclusione, i soggetti over50, i lavoratori in Cigs da almeno tre mesi.
La giungla dei bonus è quindi piuttosto articolata e anche insidiata da innumerevoli complicazioni. Sarebbe auspicabile un riordino e una semplificazione dell’impianto complessivo oltre che una loro stabilizzazione nel tempo.