20/10/2019
Si è tenuta nei giorni scorsi la prima riunione del tavolo interistituzionale sul caporalato con i ministeri del Lavoro, Politiche agricole e Interno in cui è stato presentato il piano triennale di contrasto che vede coinvolti i tre ministeri con 85 milioni già investiti dal ministero del Lavoro nelle attività di prevenzione. Nel piano ci sono 10 azioni prioritarie e impegni precisi, ma soprattutto un metodo nuovo e sistemico di contrasto al caporalato in cui si interviene con azioni coordinate su alloggi, trasporti, intermediazione legale del lavoro e controlli.
Sulla Rete del lavoro agricolo di qualità il Ministro ha dichiarato “il piano stesso segnala l'esigenza che condivido di rendere effettiva la sua essenza di precontrollo delle aziende, orientando così i controlli sui non iscritti, e va rafforzata nell'apertura delle sezioni territoriali e nelle premialità collegate. Non esistono filiere sporche. Esistono i comportamenti penalmente rilevanti delle singole imprese, che dobbiamo perseguire. Per questo investiremo sulla semplificazione amministrativa, su collegamento e condivisione dei dati tra diverse istituzioni, sui contratti di filiera e nelle politiche di filiera, per una più equa distribuzione del valore. E in questo l'alleanza con i consumatori è essenziale”.