04/08/2023
Il 12 luglio scorso, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e l’Associazione Nazionale Città del Vino hanno sottoscritto le Linee Guida per la vendemmia turistica.
La raccolta dell’uva, oggetto dell’attività così regolamentata, si contraddistingue per essere:
- non retribuita né in denaro né in natura;
- di breve durata, svolta in poche ore al mattino o al pomeriggio;
- episodica, senza potersi ripetere più di due volte la settimana;
- circoscritta ad appositi spazi, ben riconoscibili e distinguibili anche mediante l’apposizione di idonei cartelli;
- di carattere culturale e ricreativo;
- svolta da turisti che soggiornano in strutture del territorio o visitano le cantine locali.
L’azienda deve nominare appositi referenti aziendali/tutor qualificati, sotto la cui supervisione continuativa il turista raccoglie l’uva. Ogni referente potrà seguire non più di otto turisti. Tanto il referente quanto il turista dovranno essere identificati con apposito cartellino o braccialetto identificativo.
Prima dell’inizio dell’attività, i turisti dovranno essere obbligatoriamente formati, nonché muniti dei necessari dispositivi di protezione e sicurezza. È, in ogni caso, inibito al turista l’uso di macchine agricole, così come il carico/scarico delle cassette di uva.
Le aziende intenzionate ad attivare forme di vendemmia turistica hanno l’obbligo di comunicarlo al Comune competente attraverso la piattaforma SUAP e di contrarre apposita polizza assicurativa per la responsabilità civile nei confronti dei turisti.
Si rinvia alla lettura del Protocollo per gli ulteriori dettagli.