21/01/2023
Il coefficiente di rivalutazione di dicembre 2022 è schizzato al 9,97%; con questa percentuale andranno rivalutati i trattamenti di fine rapporto accantonate al 31/12/2021 dal personale a tempo indeterminato. Sono esclusi gli impiegati agricoli (il loro TFR è a carico dell’Enpaia), gli OTI e Salariati fissi che hanno optato per la previdenza complementare, i dipendenti di aziende obbligate a versare il Tfr al Fondo di Tesoreria Inps e, ovviamente, gli operai avventizi. Per trovare un coefficiente così elevato bisogna risalire alla metà degli anni ’80; basti pensare che dal 2012 al 2020 il coefficiente è sempre oscillato tra il 1,5% ed il 2%.
Riduzione imposta sostitutiva per premi di produttività 2023
Per l’anno 2023 è ridotta dal 10% al 5% l’aliquota dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività, di cui all’art. 1 della L. n. 208/2015. La norma è in vigore dal 2016 e consiste nell’applicazione dell’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali regionali e locali, sui premi e le somme erogate fino all’importo di 3 mila euro, ai dipendenti del settore privato con un reddito da lavoro, nell’anno precedente, non superiore a 80 mila euro. Trattasi di una misura temporanea, pertanto attuabile solo per i premi erogati quest’anno. Per poter godere delle agevolazioni fiscali il premio deve essere stato istituito da un contratto aziendale, depositato presso la Direzione Territoriale del Lavoro entro 30 giorni dalla sua sottoscrizione.