25/06/2022

Il Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs 81/2008) prevede che il datore di lavoro debba valutare “tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori”, compresi quelli riguardanti il rischio di danni da calore (cd colpo di calore), tipico delle attività lavorative all’aperto.
Le ondate di calore che stanno caratterizzando questi ultimi giorni, rendono lo stress da caldo un problema rilevante. Le norme prevedono che il datore di lavoro, oltre alla valutazione del rischio da colpo di calore, debba mettere in atto le misure di prevenzione e protezione conseguenti, quali:
- assicurare ai lavoratori informazione e formazione adeguate;
- assicurare quantitativi sufficienti di acqua potabile fresca;
- predisporre zone d’ombra o luoghi freschi per le pause di riposo;
- organizzare l’orario di lavoro in maniera da aumentare la frequenza delle pause di riposo e, ove possibile, fare svolgere l’attività lavorativa nelle zone meno esposte al sole, programmare i lavori più pesanti in orari con temperature più favorevoli (preferendo l'orario mattutino e preserale).
Il datore di lavoro deve inoltre garantire la sorveglianza sanitaria per valutare lo stato di salute dei lavoratori a rischio quali: cardiopatici, asmatici, bronchitici cronici, ipertesi, diabetici, obesi ed in generale di tutti coloro i quali sono portatori di patologie croniche o assumono farmaci, nei confronti dei quali andrebbero adottate particolari precauzioni, come evitare o limitare l’attività all’aperto durante le ore più calde della giornata.
Le misure di prevenzione che il lavoratore dovrebbe adottare sono:
- iniziare l’attività in maniera graduale, per dare modo all’organismo di adattarsi alle particolari condizioni ambientali;
- alternare momenti di lavoro con pause in luoghi rinfrescati;
- bere regolarmente per compensare le perdite di liquidi causate dalla traspirazione;
- utilizzare un vestiario idoneo (abiti leggeri che consentano la traspirazione, copricapo, occhiali da sole) e creme con filtro solare;
- evitare pasti abbondanti, il consumo di bevande alcoliche e limitare il fumo.
Abitualmente per definire il rischio da calore viene considerata solo la temperatura, ma in realtà questo parametro deve essere valutato anche in relazione all’umidità, all’irraggiamento ed eventualmente alla ventilazione. In questo modo è possibile avere una indicazione più precisa del rischio.
Nei periodi in cui si prevede caldo intenso la prima e più importante cosa da fare ogni giorno è verificare le previsioni e le condizioni meteorologiche. E’ necessario valutare sempre almeno due parametri: la temperatura dell’aria e l’umidità relativa. Devono essere sempre considerate a rischio quelle giornate in cui si prevede che la temperatura all’ombra superi i 30° e l’umidità relativa sia superiore al 70%.