21/11/2020
Con il “Decreto Agosto” è stato introdotto un contributo a fondo perduto a favore delle imprese che operano nell'ambito della ristorazione, per l'acquisto di prodotti di filiere agricole ed alimentari che valorizzano il territorio. Sono interessate anche le imprese agrituristiche che esercitano attività di ristorazione con CODICE ATECO 56.10.12 (nonostante la norma parli di codice prevalente, se il legislatore ha indicato espressamente il codice attività 56.10.12, inserendolo in sede di conversione in Legge, si ritiene che anche tali attività non debbano essere escluse dal beneficio nonostante siano per natura non prevalenti).
Ecco alcune note tecniche relative all’accesso al FONDO RISTORAZIONE.
Soggetti beneficiari
imprese in attività alla data del 15/08/2020, con un fatturato del periodo marzo – giugno 2020 inferiore ai ¾ del fatturato dello stesso periodo del 2019. Coloro che hanno iniziato l'attività dal 1/1/2019 possono richiedere il contributo a prescindere dal fatturato.
Entità del contributo
Il contributo è concesso per l’acquisto, effettuato dopo il 14 agosto 2020 e dimostrato attraverso apposita documentazione fiscale, di prodotti agroalimentari. Il contributo per ciascun beneficiario potrà variare da un minimo di 1.000 euro fino a un massimo di 10.000 euro, al netto dell’IVA. Il contributo, in ogni caso, non può mai essere superiore all’ammontare complessivo degli acquisti.
Requisiti relativi all’acquisto prodotti agroalimentari
Per accedere al contributo, il richiedente deve aver acquistato, dopo il 14 agosto 2020, prodotti agroalimentari (inclusi prodotti vitivinicoli, della pesca e dell’acquacoltura), anche DOP e IGP, valorizzando la materia prima di territorio. L’ammontare degli acquisti non può essere inferiore ai 1.000 euro né superiore a 10.000 euro, esclusa l’IVA.
Per rispondere al requisito della valorizzazione della materia prima di territorio il richiedente deve aver acquistato prodotti rientranti nelle seguenti categorie:
1. prodotti da vendita diretta ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228 (prodotti venduti direttamente dalle aziende agricole);
2. prodotti ottenuti da filiera nazionale integrale dalla materia prima al prodotto finito.
Ai fini dell’attuazione della presente misura agevolativa sono considerati prioritari gli acquisti di prodotti DOP e IPG e di prodotti ad alto rischio di spreco.
Il Soggetto beneficiario è tenuto ad acquistare almeno 3 differenti tipologie di prodotti agroalimentari e il prodotto principale non può superare il 50% della spesa totale.
Richiesta del contributo
L’impresa di ristorazione può presentare la domanda di contributo attraverso il portale della ristorazione (www.portaleristorazione.it ) o attraverso gli sportelli di Poste Italiane. Dovrà essere allegato alla domanda anche copia del versamento dell’importo di adesione all’iniziativa di sostegno, effettuato tramite bollettino di pagamento, fisico o digitale di €30.
Alla domanda è inoltre acclusa un’autodichiarazione concernente:
1. gli aiuti complessivamente percepiti in regime “de minimis” o “de minimis agricolo” nell’ultimo triennio, incluso l’anno della domanda;
2. il calcolo dell’ammontare del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2020 che deve essere inferiore ai tre quarti dell’ammontare del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2019 ovvero che il richiedente ha avviato l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2019;
3. l’iscrizione dell’attività al registro delle imprese con codice ATECO;
4. l’insussistenza delle condizioni ostative di cui all’articolo 67 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159;
L’impresa richiedente provvede altresì ad inserire sulla piattaforma della ristorazione, oppure a presentare presso gli sportelli postali i documenti fiscali (fatture e documenti di trasporto) che certificano l’effettivo acquisto e la consegna dei prodotti agroalimentari, anche non quietanzati.
La presentazione della domanda va fatta entro il 28 novembre 2020.
Il Ministero, sulla base dell’elenco definitivo dei soggetti beneficiari ottenuto dopo i controlli documentali, autorizza la corresponsione di un anticipo pari al 90% del valore del contributo riconosciuto, che avverrà tramite bonifico effettuato da Poste Italiane.
Entro 15 giorni dall’anticipo il soggetto beneficiario presenta a Poste Italiane, con le medesime modalità previste per la presentazione della domanda, quietanza di pagamento degli acquisti.
Una volta acquisita tale documentazione, saranno emessi i bonifici a saldo del contributo concesso.
Per ulteriori informazioni si può consultare la sezione
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/16210