08/09/2023

Il decreto relativo al Fondo per l’innovazione in agricoltura è stato firmato dai Ministri dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e dal Ministro dell'Economia e delle Finanze. Esso fissa i "Criteri e modalità di attuazione del Fondo per l'Innovazione in Agricoltura", previsto dalla Legge di Bilancio 2023 con una dotazione finanziaria di 225 milioni di euro nel periodo 2023-2025. Ismea ora sta predisponendo le procedure e l’applicazione informatica per la presentazione delle domande. Si prevede che l’apertura dei termini per la presentazione delle domande avverrà in tempi brevi, probabilmente già ad ottobre. Le domande di accesso alle agevolazioni saranno valutate secondo l’ordine cronologico di presentazione.

Per la concessione delle agevolazioni sono destinati 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 con una quota destinata alle imprese ubicate nei territori colpiti dall’alluvione del maggio 2023 suddivisa come di seguito: 10 milioni di euro per l’anno 2023, 30 milioni di euro per l’anno 2024 e 35 milioni di euro per l’anno 2025.

Soggetti beneficiari

L’intervento  è destinato alle PMI, singole o associate, iscritte al Registro delle Imprese tenuto dalle CCIAA con la qualifica di “impresa agricola”, di “impresa ittica” o di “impresa agro-meccanica”. Alla data di presentazione della domanda di contributo devono: risultare attive da almeno due anni; avere sede operativa in Italia; effettuare investimenti in innovazione tecnologica con una spesa minima di almeno 70.000 euro (10.000 euro per il settore pesca) ed entro un massimo di 500.000 euro.

Le spese ammissibili

I progetti, in particolare, devono essere finalizzati all’incremento della produttività grazie alla diffusione delle migliori tecnologie disponibili per:

·         la gestione digitale dell’impresa;

·         l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0 per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche;

·         l’utilizzo di sottoprodotti.

Tra le spese ammissibili all’agevolazione rientrano quelle sostenute per l’acquisto dei seguenti beni, nuovi di fabbrica:

·         macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura e, in particolare, macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, droni, Automated Guided Vehicles (AGV) e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili e/o dotati di riconoscimento dei pezzi, attrezzature per i trattamenti con prodotti fitosanitari e per lo spandimento dei fertilizzanti;

·         macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia e, in particolare, tutte le macchine rientranti nel campo di applicazione del Regolamento (UE) n. 2016/1628, disciplinante le prescrizioni in materia di limiti di emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante per i motori a combustione interna;

·         macchine per la zootecnia e, in particolare, macchine ed attrezzature dedicate al settore zootecnico caratterizzate da un elevato livello tecnologico e di automazione quali: macchine il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti; 

·         macchine utensili e impianti per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali e delle materie prime; sistemi di monitoraggio in process per assicurare e tracciare la qualità del prodotto o del processo produttivo e che consentono di qualificare i processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo di fabbrica;

·         trattrici agricole rientranti nel campo di applicazione del Regolamento (UE) n. 167/2013, con motorizzazione stage V (con meno emissioni e miglior rapporto consumi/potenza);

·         investimenti per la pesca e l’acquacoltura i cui costi rientrino nel campo di applicazione del Regolamento (UE) n. 2022/2473 della Commissione del 14 dicembre 2022.

Gli investimenti in innovazione tecnologica non devono essere di importo inferiore a 70.000 euro e non superiore a 500.000 euro (per il settore pesca il limite minimo degli investimenti è stabilito in 10.000 euro). E’ concesso un contributo a fondo perduto secondo il seguente schema:

 

PMI Agricola e della Pesca sono fissate le percentuali di cui alla seguente tabella:

 

Importo ammissibile per cui si chiede il contributo (€)

Percentuale massima di contributo

Fino a 100.000

75%

Da 100.001 a 200.000

65%

Da 200.001 a 300.000

55%

Da 300.001 a 500.000

45%

 

 

PMI Agromeccanica, il contributo concedibile è quantificato applicando al massimale di aiuto (limiti previsti dal Regolamento de minimis), le seguenti percentuali:

Importo ammissibile per cui si chiede il contributo (€)

Percentuale massima di contributo

Fino a 100.000

100%

Da 100.001 a 200.000

90%

Da 200.001 a 300.000

80%

Da 300.001 a 500.000

70%