29/11/2020

Dopo l’approvazione da parte del Governo la Legge di bilancio per il 2021 affronta ora l’iter parlamentare. Diverse sono le misure che interessano il settore agricolo. Anzitutto citiamo l’esonero contributivo a favore dei giovani coltivatori diretti e imprenditori agricoli per un periodo di 24 mesi, con riferimento alle nuove iscrizioni nella previdenza agricola effettuate tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021. Tra gli interventi di natura fiscale si segnala la conferma anche per l’anno 2021 dell’esenzione IRPEF dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.

È anche prevista la proroga del bonus verde, con la detrazione del 36% della spesa sostenuta fino ad un massimale di 5.000 euro per unità immobiliare spettante ai contribuenti che

eseguono interventi di sistemazione a verde.

È prevista l’istituzione di un Fondo per lo sviluppo ed il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura, con una dotazione pari a 150 milioni di euro per l'anno 2021. La destinazione delle risorse è demandata a successivi provvedimenti del Ministero delle politiche agricole.

Molto importante è anche la proroga fino al 31 dicembre 2022 del credito d’imposta per i beni strumentali relativi agli investimenti che fanno riferimento alla cosiddetta “Transizione 4.0». La novità contenuta nella manovra è l’aumento al 50% dell’aliquota di credito d’imposta applicabile fino al 31 dicembre 2021, ai beni strumentali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese, noti anche con il termine di «Agricoltura 4.0».

Per quanto riguarda gli interventi in materia di lavoro e previdenza si segnalano le seguenti misure:

  • la proroga per un massimo di dodici settimane dei trattamenti di cassa integrazione ordinaria e in deroga e di assegno ordinario previsti in conseguenza dell'emergenza epidemiologica da Covid-19;
  • la concessione della Cassa integrazione salariale operai agricoli, richiesta per eventi riconducibili all'emergenza epidemiologica, per un massimo di 90 giorni nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 30 giugno 2021;
  • l’estensione dello sgravio contributivo triennale, attualmente previsto per le assunzioni a tempo indeterminato di soggetti fino a 35 anni di età effettuate nel 2020, anche a quelle relative ai medesimi soggetti effettuate nel biennio 2021-2022.
  • in via sperimentale per il biennio 2021-2022, estensione a tutte le assunzioni di donne, effettuate a tempo determinato nel medesimo biennio, lo sgravio contributivo attualmente previsto a regime solo per le assunzioni di donne in determinate condizioni, al contempo elevando, limitatamente al suddetto biennio, dal 50 al 100 per cento la riduzione dei contributi a carico del datore di lavoro;

proroga al 31 marzo 2021 del divieto di procedere a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo e a quelli collettivi (con sospensione delle procedure in corso).