07/01/2023

A modifica dell'articolo apparso nella precedente newsletter che riprendeva una comunicazione del MISE  (ora Ministero delle Imprese e del Made in Italiy) del 21 dicembre 2022 nella quale si affermava che il Consiglio dei Ministri aveva "prorogato i termini per consegnare i beni 4.0 ordinati nel corso del 2022 fino al 31 dicembre 2023",  per questi investimenti si evidenzia che la Legge di Bilancio 2023 ha disposto la proroga al 30 settembre 2023 per il “vecchio” regime del credito d’imposta – ovvero quello con percentuali maggiori – a favore delle imprese che abbiano effettuato investimenti in beni strumentali 4.0 nuovi (indicati nell’allegato A alla legge n. 232-2016), a condizione che:
– entro il 31 dicembre 2022 sia stato accettato il relativo ordine dal venditore e versato il 20% di acconto;
– entro il 30 settembre 2023 sia completato l’acquisto.

Prima della modifica, tale agevolazione era infatti riconosciuta solo fino al 31 dicembre 2022, oppure, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risultasse accettato dal venditore e fosse avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% ed entro il 30 giugno 2023 fosse terminato l’acquisto.

Per tutti gli investimenti in beni strumentali nuovi 4.0, a decorrere dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2025 (ovvero entro il 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione):
• 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
• 10% del costo per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
• 5% del costo per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

Si ricorda che è sempre necessaria una perizia asseverata/attestazione di conformità da cui risulti che i beni possiedono le caratteristiche tecniche previste e la relativa interconnessione al sistema aziendale. Per i beni fino a 300.000 euro la perizia può essere sostituita da una dichiarazione resa dal legale rappresentante.