24/01/2021

L'Art. 38, comma 1, lettera g) del d.l. 06/07/2020 n. 76, convertito nella l. 11/09/2020 n. 120 - Dispositivi radiomobile privati, ha abrogato varie disposizioni, contenute nel D. lgs. n. 259/2003 (che regolamenta l'esercizio delle reti e dei servizi di radio-comunicazione),  sopprimendo gli obblighi a carico degli utilizzatori di apparati ricetrasmittenti come i CB ed i PMR446.

            Tali apparecchi non sono caduti completamente in disuso con la diffusione della telefonia cellulare, ma continuano ad essere impiegati per le comunicazioni a breve distanza, come per esempio fra i conducenti di mezzi diversi nell'ambito del cantiere.

            Il dispositivo, montato in configurazione fissa e noto in tal caso come “baracchino”, aveva goduto nel passato di notevole favore fra gli autotrasportatori e talvolta fra gli agromeccanici che dovevano colloquiare con essi, per coordinare il trasporto dei prodotti raccolti.

            Fino all'anno passato la messa in servizio di tali apparecchi comportava la denuncia di inizio attività  all'Ispettorato territoriale per le stazioni radioelettriche ed il pagamento di una tassa annuale che, per quanto modesta (12 euro), se non pagata faceva decadere l'autorizzazione.

            La semplificazione introdotta dalla legge di conversione riporta alla ribalta questi sistemi che, anche in virtù della loro minore diffusione (canali più liberi e meno disturbati), può essere un utile strumento gratuito per comunicazioni immediate a breve distanza.