03/05/2024
Il 2 maggio si è svolta una riunione tecnica presso il Masaf al fine di condividere le modifiche da apportare al Piano strategico della PAC, anche a seguito dell’approvazione del Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio che modifica i Regolamenti (UE) n. 2021/2115 e n. 2021/2116.
Di seguito le principali indicazioni emerse nel corso dell’incontro:
- il Ministero ha innanzitutto annunciato che intende applicare sin dal 2024, quindi retroattivamente a partire dal 1° gennaio 2024, tutte le modifiche di semplificazione introdotte dal Regolamento del Parlamento e del Consiglio che sarà pubblicato intorno alla metà di maggio;
- a partire, quindi, dalla domanda di quest’anno:
- saranno apportati gli elementi di flessibilità, previsti dal sopracitato Regolamento, in merito all’applicazione delle norme di condizionalità;
- in particolare, per la BCAA 7 (rotazione) sarà prevista la possibilità di assolvere gli impegni della norma oltre che con l’attuale rotazione delle colture, anche con la diversificazione colturale;
- sarà istituito da subito l’ecoschema specifico, previsto dal Regolamento, che offre sostegno agli agricoltori per il mantenimento di una parte dei seminativi in stato non produttivo o per la creazione di nuovi elementi caratteristici del paesaggio. La costituzione di tale specifico ecoschema consente, come noto, di limitare già da quest’anno l’applicazione della BCAA 8 al solo obbligo di mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio esistenti e non applicare, quindi, l’obbligo del 4% di superfici a seminativi improduttive.
Per l’istituzione di tale ecoschema il Ministero sta valutando due possibili soluzioni:
1. istituire un nuovo “ecoschema 6” a ciò dedicato e finanziato da risorse non derivanti dai pagamenti disaccoppiati;
2. istituire un secondo livello nell’ambito dell’ecoschema 5 “Misure specifiche per gli impollinatori”. In pratica, quindi, l’ecoschema 5 si articolerebbe in due sotto-interventi: un livello di base, con un premio indicativo orientativamente fissato in circa 50 euro/ha, per incentivare il solo riposo ed un livello supplementare che include anche la destinazione a colture per gli impollinatori e che in pratica sarebbe analogo all’attuale ECO5. È stato, inoltre, precisato che l’ECO4 sarebbe cumulabile con questi due nuovi sotto- interventi del nuovo Ecoschema 5. Il Ministero sembra propendere maggiormente per questa seconda ipotesi;
- il Ministero ha precisato, inoltre, che la rendicontazione del primo anno di applicazione della PAC (domande 2023) ha lasciato come inutilizzati e quindi riallocabili un totale di 7-8 milioni di euro (4,5 milioni di euro derivanti dall’Ecoschema 5 e 3-4 milioni di euro derivanti dai pagamenti accoppiati, per barbabietole da zucchero e proteiche diverse dalla soia). Il Masaf propone che tali importi siano riversati nell’ambito dell’Ecoschema 4 che è quello caratterizzato da maggior overbooking. Il trasferimento di tali risorse sarà effettuato non in maniera strutturale ma solo per l’esercizio finanziario 2023;
- in merito alle ulteriori modifiche che il Masaf intende apportare al Piano strategico della PAC, vi sono le seguenti:
- dal 2024, la modifica dell’ecoschema 1 sulla riduzione degli antibiotici sostituendo la “mediana” – che ha effetti distorsivi – con una soglia, calcolata annualmente sulla base dell’antibiotico utilizzato negli allevamenti ma ponderandolo per il numero di capi. L’IZSLER ipotizza di stabilire tali “soglie” (non sarebbero più corrispondenti alle attuali “mediane”) su base nazionale e per categoria di animale a premio; è tuttora in discussione se sarebbe preferibile un livello territoriale più di dettaglio. Sempre nel 2024 sarebbe allo studio la possibilità di applicare l’Ecoschema 1.2 unicamente alle aree montane, forse anche quelle svantaggiate. Tuttavia, si tratta di un’ipotesi che deve essere vagliata anche dalla Commissione europea che potrebbe anche non accettare questa rivisitazione dell’ecoschema senza una modifica del Piano strategico;
- dal 2025
- sempre per l’Ecoschema 1.1 prevedere la riduzione del periodo di verifica dei capi dall’intero anno solare al periodo che va dal 1° gennaio al 30 settembre come richiesto da Agea;
- tutte le altre modifiche che si riterrà opportuno apportate e che è stato chiesto anche alle Organizzazioni di segnalare.
Confagricoltura ha espresso il suo apprezzamento per aver accolto la richiesta di applicare da subito tutte le misure di semplificazione del regolamento in corso di approvazione; la Confederazione aveva, infatti, già inviato lo scorso 12 aprile una lettera al Ministro per adottare subito tutte le semplificazioni per quanto utile e possibile.
Confagricoltura ha, inoltre, ribadito alcune importanti proposte di semplificazione della PAC, estrapolate dal documento più ampio di proposte inviato a fine febbraio scorso. Tra queste: le proposte di modifica degli ecoschemi, la richiesta di derogare - per gli interventi ACA - alla titolarità della conduzione dei terreni prevista dal primo gennaio di ciascun anno; una moratoria generalizzata per il 2024 delle sanzioni per condizionalità, per le violazioni nell’ambito degli impegni di ecoschemi e di misure agro-climatico ambientali.
Infine, su segnalazione dele Unioni provinciali, Confagricoltura ha segnalato alcune difficoltà degli operatori nel reperire sementi certificate di riso; sementi che avrebbero subito un ingiustificato rincaro.
Nel valutare positivamente l’approccio di implementare da subito tutti i miglioramenti della normativa comunitaria, Confagricoltura ha comunque ribadito che è necessario che l’amministrazione fornisca quanto prima un’indicazione chiara alle imprese agricole dell’insieme delle novità che si stanno delineando per la campagna in corso e per quelle future, dal momento che si sta intervenendo per modificare significative disposizioni che saranno note solo a ridosso del termine della presentazione delle domande; con una tempistica che, nonostante la proroga del termine di presentazione sino al primo luglio prossimo sia praticamente già acquisita, appare comunque stringente.