10/05/2024

Come già scritto la scorsa settimana, si è tenuta, lo scorso 2 maggio, una riunione tecnica presso il MASAF al fine di condividere le modifiche da apportare al Piano strategico della PAC, anche a seguito dell’approvazione del Regolamento di semplificazione della PAC.

Nel corso di una riunione tecnica svolatasi lo scorso 2 maggio i dirigenti del Ministero dell’Agricoltura hanno annunciato che intendono applicare sin dal 2024 le modifiche alla Pac in corso di approvazione da parte dell’Unione Europea (manca ancora un passaggio formale del Consiglio UE e la pubblicazione del Regolamento). Per fare ciò dovrà essere modificato quanto prima il Piano strategico nazionale.

Se così sarà entreranno in vigore già dal 2024 le modifiche alle Buone condizioni Agronomico ambientali (BCAA) 7 (diversificazione oltre alla rotazione) e 8 (eliminazione del 4% non produttivo). Già con la domanda Pac di quest’anno saranno quindi fruibili da parte degli agricoltori gli elementi di flessibilità previsti dal nuovo Regolamento UE, la cui pubblicazione è prevista verso la metà del mese di maggio.

Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.

Per la BCAA 7 (obbligo di rotazione) sarà prevista la possibilità di assolvere gli impegni della norma oltre che con l’attuale rotazione delle colture, anche con la “diversificazione colturale” (aziende con 10-30 ettari obbligo di due coltivazioni, con un limite massimo del 75% per la prima; per le aziende con più di 30 ettari obbligo di tre coltivazioni, con il limite massimo del 75% per la prima coltivazione e del 95% per le due coltivazioni principali).

Ai fini della BCAA8 verrà subito introdotto un ecoschema specifico per sostenere il mantenimento di una parte dei seminativi in stato non produttivo (riposo) o per la creazione di nuovi elementi caratteristici del paesaggio. La costituzione di tale ecoschema consente di limitare già da quest’anno l’applicazione della BCAA 8 al solo obbligo di mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio esistenti e non applicare l’obbligo del 4% improduttivo alle superfici a seminativi.

Nel valutare positivamente l’approccio di implementare da subito tutti i miglioramenti della normativa comunitaria, Confagricoltura ha comunque ribadito la necessità che il Ministero fornisca quanto prima un’indicazione chiara alle imprese agricole dell’insieme delle novità che si stanno delineando per la campagna in corso e per quelle future, dal momento che si sta intervenendo per modificare significative disposizioni che saranno note solo a ridosso del termine della presentazione delle domande.