29/11/2024

Con il Regolamento di esecuzione (UE) 2024/2146 della Commissione del 2 agosto 2024 sono state introdotte misure temporanee di emergenza che derogano, per il 2024, a talune disposizioni del Regolamento per risolvere problemi specifici.

In particolare il Regolamento prevede per le autorizzazioni di nuovo impianto e di reimpianto, in scadenza nell'anno 2024, che devono essere utilizzate nelle aree colpite da grave siccità o precipitazioni eccessive durante l'inverno e la primavera 2024, la proroga di 12 mesi della validità, ovvero la non applicazione delle sanzioni amministrative qualora, entro il 31 dicembre 2024, venga comunicata l’intenzione di non utilizzo e, quindi l'intenzione di non beneficiare della proroga di 12 mesi, delle autorizzazioni di nuovo impianto.

Con il Decreto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste n. 563747 del 24 ottobre 2024 è stata data applicazione al Regolamento di esecuzione.

La Direzione Agroalimentare della Regione Veneto, valutati gli andamenti pluviometrici relativi ai primi sei mesi del 2024, ha appurato che sussistono le condizioni per individuare l’intero territorio regionale quale area colpita da precipitazioni eccessive e frequenti nel periodo inverno primavera dell'anno 2024, in quanto caratterizzato da quantitativi di gran lunga superiori a quelli medi registrati nel periodo storico 1994 - 2023. Tali condizioni meteorologiche hanno di fatto reso difficoltoso o meglio impedito la normale attività di impianto dei vigneti e di conseguenza l'utilizzo delle autorizzazioni in possesso delle aziende sull’intero territorio regionale.

La Regione, con dgr 1416 dello scorso 14 novembre ha perciò deliberato che le autorizzazioni all’impianto in scadenza nell'anno 2024 siano prorogate di 12 mesi a decorrere dalla relativa data di scadenza. Inoltre i titolari delle autorizzazioni all’impianto in scadenza nell'anno 2024, possono comunicare, entro il 31 dicembre 2024, l’intenzione di non utilizzare l’autorizzazione e quindi di non beneficiare della proroga di 12 mesi, al fine di non incorrere nelle sanzioni previste.