20/05/2022
Nei giorni scorsi si sono tenute le riunioni del Gruppo di lavoro del COPA COGECA e del Gruppo di dialogo civile della Commissione per il settore vitivinicolo. I punti trattati sono stati i seguenti.
Produzione UE
La produzione complessiva dell’Unione europea di vino e mosto nel 2021/22 si attesta a 159 milioni hl, +7% rispetto alle previsioni (148 milioni di hl). Con 50,4 milioni di hl, l’Italia si conferma leader per la produzione di vino in UE (e nel mondo) e rappresenta il 32% della produzione totale nell'Unione. Segue la Spagna (39,4 milioni di hl) che produce il 25% del volume e la Francia (37,2 milioni di hl) con il 23% del volume prodotto. Questi tre Stati membri da soli rappresentano l'80% della produzione dell'Unione. Due terzi dei vini prodotti sono vini di qualità (questa quota rimane stabile: il 45% sono DOP e il 21% sono IGP).
Etichetta con la lista degli ingredienti
Fra i punti di maggiore interesse è la modifica a Reg. UE n.33/2019 per quanto concerne il cambio delle norme di etichettatura dei prodotti vitivinicoli con l’indicazione della lista degli ingredienti. Si ricorda che con la nuova PAC diverrà obbligatorio dall’8 dicembre 2023 riportare in etichetta dei vini la lista degli ingredienti che facoltativamente potrà essere riportata anche off label. La modifica del Reg. (UE) n.33/2019 riporta il dettaglio delle indicazioni comunitarie in merito. Nella proposta della Commissione illustrata agli operatori è specificato che:
- l'elenco degli ingredienti per i prodotti vitivinicoli è riportato in conformità al Reg (UE) n. 1169/2011;
- gli additivi e, se del caso, i coadiuvanti tecnologici da inserire nell'elenco degli ingredienti sono quelli elencati nel Reg. (UE) 2019/934;
- il termine «uva» è utilizzato per indicare la materia prima utilizzata per la produzione del prodotto vitivinicolo;
- il termine «mosto di uve» può sostituire i termini «mosto di uve concentrato» e «mosto di uve concentrato rettificato».
- I componenti dello sciroppo di dosaggio (expedition liqueur’) possono essere sostituiti dal termine " sciroppo di dosaggio ", nei casi in cui la divulgazione dei costituenti rappresenti un'informativa di ricetta commerciale'.
La delegazione italiana ha chiesto di inserire alcune semplificazioni anche per i solfiti e per gli acidi, ha posto poi la questione dei gas di imballaggio per i vini frizzanti e spumanti usati per la produzione ma non da considerarsi ingredienti ed infine ha suggerito, ai fini della tracciabilità degli ingredienti nei prodotti sfusi (ivi inclusi i prodotti a monte del vino), di modificare i documenti di accompagnamento.
Proposta di modifica del sistema IG
La Commissione ha presentato gli elementi principali della proposta soffermandosi in particolare sulle novità relative all’introduzione di requisiti di sostenibilità nei disciplinari, all’inserimento di specifiche norme riguardanti i gruppi di produttori e alla cooperazione con EUIPO per l’assistenza tecnica. Confagricoltura è intervenuta sul riferimento nei disciplinari di produzione ai protocolli di sostenibilità sostenendo che i principi di qualità legati alle indicazioni geografiche sono ben diversi, benché assolutamente condivisi, dai principi di sostenibilità. Il concetto di qualità delle indicazioni geografiche è riferito al prodotto ed è legato all’interazione fra territorio, clima e fattori umani che si ritrova nelle caratteristiche organolettiche del vino e che si rispecchia nelle regole del disciplinare di produzione. Il percorso di sostenibilità ambientale, sociale ed economica è invece legato al processo di produzione che non è influente per caratterizzare organoletticamente e identificare il prodotto ai fini della IG. Agganciare i principi di sostenibilità a quelli delle indicazioni geografiche legati al territorio rischia di confondere il consumatore e anche di indebolire il concetto di qualità legata al territorio.