29/11/2020
Nelle Zone Vulnerabili ai nitrati lo spandimento dei liquami, letami assimilati e di concimi azotati, è stata possibile fino al 31 ottobre 2020. Nel mese di Novembre grazie alle favorevoli condizioni metereologiche e alle idonee condizioni di campagna, il divieto è stato sospeso, come da Bollettino Agrometeo Nitrati, mentre è rimasto in vigore il divieto nel caso di allerta PM10.
La Regione del Veneto con Decreto n. 285 del 24 Novembre 2020 ha ritenuto opportuno ripristinare il divieto assoluto agli spandimenti degli effluenti di allevamento, materiali assimilabili e acque reflue, sospendendo il meccanismo di flessibilità a partire dal 26 novembre 2020 fino al 31gennaio 2021 nelle Zone Vulnerabili ai Nitrati.
Questo provvedimento consentirà di poter riservare nel mese di febbraio 2021 alcune giornate utili alle attività di spandimento, per consentire una gestione ottimale degli effluenti di allevamento anche a conclusione del periodo di divieto di spandimento continuativo previsto dal 1 dicembre al 31 gennaio.
Nella tabella sottostante sono riassunti i periodi di divieto sulla base del terzo programma nitrati e si rimanda ai link evidenziati per un approfondimento sul tema e per visualizzare il bollettino, che si ricorda essere anche disponibile scaricando l’app di Arpav.
Ricordiamo che rimane in vigore quanto previsto nell’Accordo di Bacino Padano, che ha il fine di limitare l’inquinamento da PM10 con l'applicazione di modalità di riduzione di queste polveri sottili in tutta la pianura padana.
Alcune di queste misure di riduzione dei PM10 riguardano anche il settore agricolo.
In particolare, ARPAV dal 1° ottobre al 31 marzo attiva il Bollettino livelli di allerta PM10 per individuare i giorni di allerta e predisporre le varie misure di divieto previste dall’Accordo
Per approfondimento sul tema si rimanda al Bollettino livelli di allerta PM10
Si mette in evidenza che alcuni Comuni hanno adottato ulteriori misure in tema di PM10 pertanto si consiglia di porre attenzione e verificare eventuali ordinanze comunali e/o contattare l'ufficio tecnico competente nei comuni interessati dagli spandimenti.